mercoledì 3 luglio 2013

10° Lezione

“POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA”
 
Il soccorritore si posiziona alla sinistra della vittima. Le tira su il braccio sinistro mettendolo leggermente obliquo. Si deve girare sul lato sinistro la vittima senza staccare il contatto con le mani, mettendone una sulla spalla destra e un’altra sul ginocchio e poi, “scivolando”, sul gluteo destro. Le articolazioni dell’infortunato non si devono muovere. Gli si iperestende la testa e la si fa appoggiare sulla sua mano destra, in modo che vomiti per terra. Ogni tanto il soccorritore deve controllare se respira ancora mettendogli un dito sotto il naso o vicino alla bocca.

NOI, GLI ALTRI, L'EMERGENZA E L'ATTIVITà DI SQUADRA!

Che cosa deve fare il soccorritore? Deve riuscire a mantenere la calma per valutare ed agire correttamente.

Cercare conforto nei colleghi!

RICORDARE: come l’agitazione, anche l’autocontrollo è contagioso: vince il più forte!
Il soccorritore deve evitare problematiche. C’è il pericolo che il soccorritore tenda esclusivamente al successo individuale del proprio intervento.
Lavorare in squadra significa:
  1. Dichiarare la propria responsabilità;
  2. Avere fiducia nella competenza degli altri;
  3. Chiedi e ti sarà dato (aiuto);
  4. Essere totalmente trasparenti, cioè chiari;
  5. Dare un valore alla missione da compiere, che NON È UNA ROUTINE;
  6. Dimostrare ottimismo.
Se lavorate in gruppo, condividete sempre le informazioni!


PRESIDI PRESENTI NELL'AMBULANZA:

In caso di incidente da trauma si esce subito con il collarino. Un soccorritore tiene la testa della vittima in iperestensione e l’altro gli mette il collarino (anche con il collarino la testa va sempre tenuta ipertesa).

Barella spinale è una specie di tavola da surf e si usa per le persone pluritraumatizzate o che si pensa che siano traumatizzate. Se c’è una presunta lesione alla spina dorsale si usa la barella a cucchiaio e poi si mette la vittima sulla barella spinale. Poi si lega la vittima alla spinale con “il ragno”: si legano le prime 2 fasce e poi le ultime 2. Infine si lega alle braccia, sulle cosce (con le mani “allungate”) e poi alle ginocchia.
La “barella americana” è quella che va sull’ambulanza. (Quando si sale in ambulanza bisogna sempre sapere dove si trova l’occorrente!) Si posiziona la vittima sulla barella, la si lega e la si copre con una coperta. Per far entrare la barella in ambulanza prima tirare la leva destra, e intanto spingere, poi la leva sinistra, mettendo il ginocchio sotto in modo che non ci scappi, ed accompagnarla.
Un altro mezzo di trasporto è il telo che NON SI USA PER I TRAUMI ma per tutto il resto. Le fibbie vanno sotto ed i soccorritori si mettono i lacci ai polsi.

La sedia infartuata (regge fino a 150 kg) serve per trasportare le persone con problemi respiratori o che hanno appena avuto un infarto.

Se gli strumenti sono sporchi di sangue vanno puliti subito con l’acqua ossigenata e poi lavati quando si ritorna in sede.

Le steccobende  possono essere di varie misure e forme.

Il Ked o l’estricatore serve per tenere fermo il bacino delle persone se è rotto, oppure il femore, ma anche per tirare fuori le persone dalle automobili.

Bisogna sempre mettere il collarino inserendolo da dietro.
Cosa fare in caso di infortunio:
  1. Si controlla la coscienza nel verso in cui sta girata la testa;
  2. Ci sono SEMPRE 3 soccorritori: 2 ai lati della vittima e 1 dietro di essa: si mette dritto l’infortunato, la testa iperstesa e si mette il collarino, poi l’estricatore. I lacci si inseriscono: 1 in mezzo, 2 sotto e 3 sopra l'infortunato;
  3. Si immobilizza la testa;
  4. Si mettono le cinghie sotto le gambe;
  5. Si tira la vittima mettendola sulla barella spinale;
  6. Si mette sulla barella americana e si porta via; 
  7. Si mette tutto a posto.
MOTOCICLISTA  A TERRA CON CASCO:
  1. Si allinea il corpo, un arto per volta, e si slaccia il casco;
  2. 2 soccorritori: uno con 2 dita sotto il mento della vittima e altre 2 sotto la sua testa per sorreggergliela (il soccorritore deve stare in ginocchio quasi sdraiato),  l’altro sfila piano il casco facendo INDIETRO-AVANTI, facendo attenzione al naso del motociclista;
  3. Un terzo soccorritore tiene immobile la testa mentre gli altri 2 mettono alla vittima il collarino. La testa deve essere lasciata SOLO quando la vittima viene messa sulla barella a cucchiaio.
MOTOCICLISTA A TERRA CON CASCO A PANCIA SOTTO:
  1. Valutare la coscienza ;
  2. Tenere la testa SEMPRE FERMA durante tutta la manovra (chi sta alla testa è quello che comanda);
  3. Fare domande alla vittima per indagare il punto in cui prova dolore tastandogli gli arti;
  4. Allineare il corpo della vittima tirando leggermente gli arti e fare un eventuale steccaggio dell’arto dolente tirando leggermente su la gamba prendendo i pantaloni mentre un altro soccorritore infila la steccobenda.


Il motociclista viene prima girato da un lato, tenendogli alto il braccio del lato in cui deve essere girato per facilitare la manovra, e poi va messo supino (a pancia in su). Quest’ultima  operazione deve essere eseguita da tutti e 3 i soccorritori contemporaneamente. Poi gli si mette il collarino con la procedura che già conosciamo. Si mette la vittima sulla barella a cucchiaio prendendo la sua misura.  La si chiude, facendola scattare, la si trasporta sulla barella spinale, continuando a mantenere la testa ferma, si toglie il cucchiaio e si mette tutta l’attrezzatura richiesta.

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