venerdì 14 giugno 2013

6° Lezione

LEZIONE PRATICA
 
Come si prepara una barella occasionale:
Prendere due tubi o due aste di ferro lunghe 3 m ciascuna ed un tappeto. Piegare i ¾ del tappeto sulla 1° asta e poi l’altra parte sulla 2° asta. Il tutto a formare la lunghezza di un corpo umano, circa 50 cm (la lunghezza di un piede di uomo).
I due soccorritori devono  alzare ed abbassare la barella (con l’infortunato sopra) CONTEMPORANEAMENTE.
  
Steccaggi:
Immobilizzare le articolazioni dell’osso fratturato a monte e a valle. Una stecca può essere fatta con qualsiasi cosa: un giornale piegato ad "U", un ramo, una tavoletta di legno, ecc...
Frattura tra gomito e polso: Mettere la stecca dalla parte opposta della frattura ed immobilizzare le articolazioni con mezzi di fortuna come un foulard, piegato a triangolo e ripiegato su se stesso in modo da formare una fascia, poi stringere i nodi SOTTO la stecca. Con un altro foulard piegato a triangolo, con la punta rivolta verso il gomito per sostenere la stecca, legare il braccio al collo. Per essere sicuri che il braccio non si muova ulteriormente legare con un’altra fascia il braccio al busto.
Se si deve soccorrere qualcuno ma non si sa come agire è meglio non fare niente che fare male, quindi rischiare di peggiorare la situazione.

Fasciature:
Si fanno anche per bloccare le emorragie ma ci deve essere sempre circolazione che si  può controllare premendo e lasciando le unghie. Se le unghie diventano bianche e poi tornano rosa allora vuol dire che c'è circolazione.
In caso di morso di serpente, fasciare a monte del morso, nella parte rivolta verso il cuore. Il veleno del serpente attacca il sistema linfatico e quindi non va fatta una fasciatura molto stretta.
In caso di ferita, appoggiare sulla parte lesa un tampone, fatto anche con dei fazzoletti arrotolati, o comunque qualcosa di morbido e assorbente. Per fasciare, partire dalla parte superiore della ferita, lasciare fuori una punta della benda e fasciare obliquamente, sovrapporre un altro giro e man mano che si procede lasciare sempre circa ¼ della fascia non sovrapposta alla precedente. Si può chiudere con un nastro, con un elastico o tagliando direttamente la fascia e facendo un fiocchetto con i lembi.
Per le fasciature a partire dall’inizio del braccio, girare su se stessa la fascia per un paio di volte all’altezza del gomito per permettere al braccio di piegarsi e poi si finisce arrivando fino al polso. Anche per la fasciatura alla mano si rigira due volte la fascia e si chiude al polso.

Quando si usa un antinfiammatorio in bustine si deve mettere un po’ di polverina direttamente sotto la lingua per farla entrare subito in circolo (contro il mal di testa, gambe, ecc.).

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