giovedì 13 giugno 2013

5° Lezione

La casa è in assoluto il luogo nel quale è più probabile farsi male e mettere in pericolo la salute a qualunque età. Bisogna avere un minimo di bagaglio di 1° pronto soccorso tra le mura casalinghe per affrontare eventi come lividi, ferite, tagli, ecc...

Tagli - ferite - abrasioni:
Batteri, spore, muffe possono contaminare le ferite quindi vanno tolti con acqua corrente per evitare l’infezione e per poi poter disinfettare adeguatamente. In questo caso non bisogna utilizzare il sapone perché potrebbe irritare ancora di più; si devono usare, invece, dei normali antisettici. Per pulire una ferita si deve usare una garza mettendola nel suo centro e sfregando verso l’esterno, pulendo anche la zona "sana" adiacente alla ferita. Inoltre la ferita deve "respirare" con la medicazione e ci deve essere sempre circolazione.

Strumenti  indispensabili da tenere in casa:
  1. Soluzione fisiologica per pulire la ferita;
  2. Antisettico;
  3. Alcool etilico;
  4. Cotone idrofilo e garza sterile;
  5. Cerotti di diversa dimensione;
  6. Reti elastiche tubolari;
  7. Guanti sterili;
  8. Refrigeranti di ghiaccio istantaneo;
  9. Pomata antistaminica, per le punture degli insetti;
  10. Ammoniaca per il veleno delle api o dei calabroni;
  11. Strumenti da tenere nella cassetta del pronto soccorso: forbici, pinzette, lamette, aghi sterili, bisturi, termometro, calamita ( per estrarre aghetto di ferro nell’occhio), ecc...
In caso di ustioni bisogna mettere la zona affetta per parecchio tempo a raffreddare sotto l’acqua corrente. Le vescicole o le bolle da ustioni non vanno mai bucate perché sono più soggette a infezioni.
In caso di ustioni o scottature non bisogna MAI mettere cerotti o coprirle.
Attenzione all’ "arco elettrico", dovuto a riparazioni casalinghe, che provoca ustioni anche gravi. Se la cute assume una temperatura superiore a 45°C la gravità dell’ustione è proporzionale alla temperatura. A 72°C c’è la distorsione completa della cute.

In casa ogni posto è buono per cadere. In caso di botta va fatto un impacco di ghiaccio, ma non a diretto contatto con la pelle.

Gli avvelenamenti sono molto frequenti soprattutto nei bambini tra 1 e 4 anni.
NUMERI UTILI PER CENTRI ANTIVELENO A ROMA:
"Gemelli" (Dott. Borelli): 06.3054343
"Umberto I": 06.49978000

La febbre va considerata una risposta dell’organismo all’infezione e non la causa della malattia, anche se talvolta è giustificato limitarla per attenuare il senso di spossatezza, il mal di testa, i brividi cui solitamente si accompagna. La temperatura corporea interna è di 37,5°C, quella misurata in bocca è inferiore di 0,5°C e quella dell’ascella o dell’inguine è inferiore di 1°C. A più di 40°C si hanno le convulsioni. Sono movimenti involontari, violenti e scoordinati. Si verificano all’improvviso ma passano da soli. Bisogna mantenere la calma ed evitare che il paziente si possa ferire da solo. Infatti bisogna evitare che si morda la lingua mettendogli qualcosa di morbido tra i denti. Per ridurre la febbre si può prendere un antipiretico (come l’aspirina) o fare impacchi di acqua fredda sulla fronte, sotto le ascelle e all’inguine, dove ci sono più vasi sanguigni. Oltre i 41°C la febbre è gravissima. Inoltre bisogna bere molto perché la febbre fa perdere liquidi.
 
Il colpo di calore (o di sole) è dovuto a una lunga esposizione a temperature elevate e a una ridotta assunzione di bevande.

In caso di congelamento bisogna togliere gli indumenti bagnati e bere liquidi caldi. Poi bisogna immergere la parte congelata in acqua calda a 42°C per 30 minuti; questo metodo causa dolore e bruciore ma è molto efficace. L’area corporea "scongelata" deve essere tenuta più in alto al resto del corpo ed è importante evitare che si congeli nuovamente.
L’assideramento è come il congelamento.

Vari tipi di ferite:
  • La contusione (occhio nero) è dovuta a un contatto violento quindi provoca dolore forte.
  • L’abrasione  o l’escoriazione brucia ed è, per esempio, la sbucciatura del ginocchio sull’asfalto.
  • La ferita da taglio è la ferita più frequente.
  • La ferita da punta è piccola ma profonda e quindi pericolosissima.
  • Se l’oggetto che colpisce è grande, come un coltello in pancia, va assolutamente LASCIATO, quindi non estratto, e fasciato con la parte lesa perché fa da tappo alla ferita. Poi bisogna portare subito la vittima in ospedale.  [ La "freccia degli indiani" va spezzata e fatta uscire dall’altra parte del corpo altrimenti distruggerebbe tutto  »------> ]
  • La ferita lacera (lacerazione) è dovuta, per esempio, al morso dei cani e sono pericolose perché possono trasmettere malattie come la rabbia, ecc..Vengono dette anche ferite lacero-contuse.
 
In caso di sanguinamento bisogna usare il buon senso per portare un ferito all’ospedale e non correre come matti per la strada perché si rischia di far uscire ancora più sangue. Alzare la parte sanguinante rispetto al resto del corpo e comprimere direttamente per interrompere il sanguinamento; si può usare anche il manicotto di gomma dello sfigmomanometro (vedi immagine al lato) stringendolo sopra i 200 mm di mercurio.

L’ingestione di un corpo estraneo è caratterizzata dall'assunzione di oggetti o da un boccone troppo voluminoso o secco. Bisogna cercare di farli "andare giù" e se già sono "scesi" verranno espulsi naturalmente. Quindi niente panico!

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