domenica 26 maggio 2013

2° Lezione

Cute o Apparato Tegumentario: Tiene unito tutto ciò che c'è all'interno del nostro corpo e ci protegge dai fattori esterni, ci isola.
Rappresenta il 16% del nostro organismo ed ha uno spessore di 0,5/4 mm.
Può essere di diversi colori grazie alla cheratina, alla melanina ed all'emoglobina che ne determinano la pigmentazione.
Partendo dallo strato più esterno,  la cute è formata dall'epidermide, dal derma e dall'ipoderma. Essa ha una funzione tattile permettendoci di percepire caldo-freddo, asciutto-bagnato, morbido-duro, dolore, pressione; ha capacità elastiche ed è un grande serbatoio.
Nella cute è presente una grande percentuale del totale dei vasi del nostro corpo che ci permettono di effettuare la termoregolazione. Nel caso in cui gli organi principali vengano intaccati i vasi prendono il sangue dalla cute per salvaguardarli.
Inoltre produce la vitamina D che rafforza il calcio nelle ossa, in carenza della quale si avrebbe il rachitismo.
La cute contiene ghiandole pilifere e ghiandole sudoripare, è strutturata da cellule sovrapposte che formano la barriera cutanea.
"Bisogna bere per salvare la pelle", infatti un uomo di 70 Kg deve bere circa 2 o più litri d'acqua al giorno.
La pelle ci protegge dai raggi nocivi del Sole, dagli agenti chimici e dal freddo.
Quasi tutte le malattie si manifestano sulla cute.

Le ferite cutenee possono essere: superficiali, profonde, penetranti o interne. Le ferite più comuni sono le escoriazioni, mentre quelle più gravi sono le abbrasioni. Ci sono due tipi di ferite: pulite e sporche. I tagli con coltelli sono ferite pulite, mentre le cadute sono ferite sporche e vanno lavate, disinfettate e curate; è utile anche una garza grassa per mantenere umide le ferite e non farle cicatrizzare.
La nostra pelle guarisce da sola.
Modalità di 1° intenzione: cicatrice.
Un cheloide è una cicatrizzazione patologica.

Le ustioni sono delle lesioni della cute provocate dal calore, il 75% delle quali si manifesta con incidenti casalinghi. L'alcol brucia, o non brucia, in base alla temperatura dell'ambiente. Per capire la gravità delle ustioni esiste la "regola del 9". Esse possono essere classificate per gradi in base alla loro gravità (1° grado, 2° grado, ecc.). Bisogna sempre determinare la fonte dell'ustione. Se una persona brucia bisogna subito buttarla a terra per proteggerle il volto visto che il fuoco si propaga dal basso verso l'alto, oppure si può soffocare il fuoco con una coperta, con dell'acqua o, in casi estremi, con la propria urina. Se ci sono vestiti attaccati alle ustioni, se ne devono occupare i medici. Esistono anche delle vasche per grandi ustioni per evitare le infezioni e riequilibrare i liquidi persi.

Ci sono due tipi di tumori: quelli benigni e quelli maligni. Di questi ultimi ce ne sono di 3 tipi: basocellulari, spirocellulari e melanomi. Hanno tutti una "malignità locale" e intaccano generalmente il naso e il torace. Vanno subito tolti altrimenti invadono tutta la parte interessata e la corrodono.
Un melanoma è grande 3 mm, cresce in profondità e quindi attacca il sangue e le strutture linfatiche provocando una metàstasi. Dunque è importante fare una diagnosi precoce dei tumori.
La visita dermatologica per verificare se un neo è un melanoma si chiama epiluminescenza.

L' apparato digerente si estende dalla bocca all'ano ed è un tubo lungo 11 m.
Il dolore che prende a tutta la pancia e che quindi non è localizzato si chiama peritonite.
Nella bocca iniziano la prima fase digestiva e la prima fase di assorbimento.
Il bolo va nella faringe, che è sia una via respiratoria sia una via digestiva, nell'epiglottide, nell'esofago (lungo 40 cm) che compie movimenti ondulatori peristaltici, attraversa il diaframma che separa il torace dall'addome, poi va nel cardias, che è una valvola che ne impedisce il reflusso, nello stomaco che con i suoi succhi gastrici ha una capacità antibatterica (acido cloridrico) e diventa chimo, poi va nel duodeno che è la prima parte dell'intestino e da acido diventa basico, grazie alla bile prodotta dai succhi pancreatici (se ne produce 1/4 di bottiglia per ogni digestione), poi nell'intestino tenue (lungo 7 m) che grazie ai suoi villi, increspature che se aperte ricoprirebbero metà campo da tennis, assorbe le sostanze utili al nostro organismo; infine va nell'intestino crasso o colon (Nel quale si manifestano la maggior parte dei tumori. Dopo i 40 anni va fatta una colonscopia - anche virtuale - ogni 4 o 5 anni.); prima nel cieco (intestino tenue) e poi nel colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto e ano. Le feci vengono raccolte nell'ampolla rettale dalle quali, prima di essere espulse, vengono assorbiti 40 ml di acqua per ogni mm d'acqua.
Quando si beve poca acqua si ha la stipsi, fenomeno molto frequente in particolare tra le donne.

venerdì 24 maggio 2013

1° Lezione

In caso di incidente o malore casalingo chiamare il 118 e dare informazioni relative a: luogo, indirizzo e persone coinvolte nell'incidente. Come informazioni aggiuntive specificare se ci sono donne incinte, bambini o persone affette da gravi malattie. La conversazione verrà sempre registrata quindi l'operatore potrà rintracciare il numero della persona che ha digitato il 118; dunque identificarsi e dare la disposizione del numero di telefono visualizzato dal loro display.
 
Particolarità dell'uomo a confronto con la donna:
15% di muscoli in più
35% di capacità polmonare in più
12 cm di altezza in più (valore medio)
0,5 Kg di massa cerebrale in più
ha il battito cardiaco più lento
vive, in media, 7 anni in meno rispetto alla donna

Noi esseri umani siamo in grado di vedere la fiamma di una candela a distanza di 27 Km.
Perdiamo 1 milione di cellule al giorno e 3 milioni di globuli rossi muoiono ogni secondo.
Il nostro scheletro, in fase adulta, pesa circa 7 Kg.
Abbiamo 100.000 miliardi di connessioni nervose (sinapsi) che gestiscono tutte le nostre attività.
Nel corso della nostra vita minzioniamo 40.000 litri di urina ed espelliamo 4.000 Kg di escrementi.
Ci crescono 30 m di peli e riconosciamo 3.000 odori diversi.

Alla nostra nascita il cuore pesa solo 25 gr mentre in un adulto pesa 350 gr (la sua grandezza è pari a quella di un pugno chiuso).
Battiti cardiaci al minuto:
120/130 neonato;
70/80 adulto ( può raggiungere i 200 battiti).
Nel corso di una vita il cuore batte circa 3 miliardi di volte e pompa 7.200 litri di sangue al giorno, 70 ml ad ogni compressione.
Gestisce 5/6 litri di sangue che scorrono in 100.000 Km di vasi sanguigni.
Il Dotto di Botallo è un condotto arterioso che durante la vita fetale e nelle prime ore dopo la nascita unisce l'arco dell'Aorta all'Arteria Polmonare e il flusso ematico che lo attraversa è di tipo DESTRA/SINISTRA. Alla nascita i polmoni si espandono e le resistenze crollano quindi il flusso si inverte diventando di tipo SINISTRA/DESTRA. Il Dotto di Botallo, la prima settimana dopo la nascita, si secca e muore.
Atrio e ventricolo destri comunicano tramite la Valvola Tricuspide. Invece atrio e ventricolo sinistri comunicano tramite la Valvola Mitralica.
In caso di ferita arteriosa la si può riconoscere dal sangue rosso che fuoriesce a zampilli. Per bloccare la fuoriuscita di sangue comprimere localmente l'arteria; in casi eccezionali usare il laccio emostatico (e segnare l'ora esatta in cui è stato applicato).
In caso di ferita venosa la si può riconoscere dal sangue scuro che fuoriesce a flusso continuo.
TUTTE le ferite si infettano. Il batterio del Tetano provoca la morte in pochi giorni. Bisogna sempre trattare le ferite con le mani pulite.

Abbiamo due polmoni, quello destro ha 3 lobi mentre quello sinistro ne ha 2.
Gli alveoli polmonari sono circa 350 milioni ed hanno un diametro di 0,2 mm ciascuno. Se aperti e messi vicini coprono una superficie di 80 . Possono contenere fino a 4/5 litri d'aria.
Il volume d'aria che respiriamo ad ogni atto respiratorio è pari a 0,5 litri.
Gli atti respiratori sono 12/15 al minuto.
La velocità dell'aria in uno starnuto arriva a 170 Km/h mentre un colpo di tosse arriva a 300 Km/h.
L'aria che respiriamo è composta da:
78% di azoto;
21% di ossigeno;
1% di anidride carbonica e gas vari.
Percorso dell'aria: cavità orale, faringe, epiglottide, laringe, trachea, bronchi, bronchioli e alveoli.
Un adulto inspira 9.000 litri d'aria al giorno e ad ogni respiro viene consumato solo il 15% di ossigeno inspirato che ha la funzione di mettere in moto la respirazione cellulare.